domenica 30 gennaio 2011

Segnaletica sperimentale














Segnali stradali in metallo smaltato, misure regolamentari. Sono esempi dell'arredo urbano sperimentale inventato da esterni, il laboratorio creativo che è anche l’organizzatore del Milano Film Festival. Li ho comprati nella loro vecchia sede di via Paladini, insieme a una sedia anti-anatomica fatta con le assicelle delle cassette della frutta: ora è sul balcone, coperta di vasi e rampicanti.
Per qualche anno il cartello di "sosta raccomandata" è stato in soggiorno, vicino al divano, poi l'ho spostato in bagno. Ora, insieme agli "stravolgimenti in corso", è nell'Oltrepò Pavese, nel giardino di una coppia di artisti (lei attrice, lui musicista).
Il cartello danzante invece l'ho conservato: è appeso in box, dato che in casa ormai non c'è più una superficie libera dove collocarlo. Spero che A., rientrando la sera e posteggiando l'auto, lo veda e sorrida un poco.

domenica 23 gennaio 2011

Rosa

Rosa rossa fatta con carta crespata, foglio di alluminio e nastro verde da regalo. L’ho comprata per 2 euro da un’anziana signora che sedeva su uno sgabellino alla fermata della metropolitana di San Babila, nel corridoio dove ora ha aperto un negozio di elettronica. Davanti a lei, in un vasetto di vetro da marmellata, erano disposte altre rose rosse, tutte uguali, e un’altra la stava facendo in quel momento, arricciando la carta crespata. Mi ha spiegato che arrotondava così la sua pensione, vendendo fiori di carta. Porgendomi la rosa, l’anziana signora mi ha stretto una mano tra le sue e mi ha detto una bella frase, qualcosa sul lavoro, la vita, l’amore, noi e gli altri, ma non la ricordo e, se anche l’avessi trascritta da qualche parte, non riesco a trovare l’appunto. Peccato, perché era una bella frase.
Soltanto a casa ho capito che il nastro verde da regalo non è un decoro: rappresenta la fogliolina.