domenica 23 gennaio 2011

Rosa

Rosa rossa fatta con carta crespata, foglio di alluminio e nastro verde da regalo. L’ho comprata per 2 euro da un’anziana signora che sedeva su uno sgabellino alla fermata della metropolitana di San Babila, nel corridoio dove ora ha aperto un negozio di elettronica. Davanti a lei, in un vasetto di vetro da marmellata, erano disposte altre rose rosse, tutte uguali, e un’altra la stava facendo in quel momento, arricciando la carta crespata. Mi ha spiegato che arrotondava così la sua pensione, vendendo fiori di carta. Porgendomi la rosa, l’anziana signora mi ha stretto una mano tra le sue e mi ha detto una bella frase, qualcosa sul lavoro, la vita, l’amore, noi e gli altri, ma non la ricordo e, se anche l’avessi trascritta da qualche parte, non riesco a trovare l’appunto. Peccato, perché era una bella frase.
Soltanto a casa ho capito che il nastro verde da regalo non è un decoro: rappresenta la fogliolina.

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